mercoledì 3 agosto 2016

Lunedì

C'è sempre un lunedì. Ed è questo che  mi ci salva dai momenti bui e neri.
Il Lunedì é il giorno dei buoni propositi, delle diete iniziate (e mai terminate), dei grandi obbiettivi e della determinazione.


Insomma lunedì è il giorno da cui si può ricominciare, in cui tutto è possibile, è il giorno della rivincita
LUNEDI' = TUTTO SI AGGIUSTERA' 
LUNEDI' = TUTTO ANDRA' BENE
La vita cambia di lunedì:

  • si inizia ad andare in palestra 
  • a fare sul serio
  • a studiare 
  • dimagrire.
Lunedì, il giorno in cui si prova l'ebrezza di essere ONNIPOTENTI.
Al lunedì fanno sempre seguito il martedì e il mercoledì e questa è una cosa meravigliosa perchè sono giorni fondamentali per poter poi dire lo faccio lunedì.

domenica 16 agosto 2015

Cos'è più crudele?

Oggi ero su una strada secondaria, ho pensato a te e mi sono chiesta come stai.  Era la strada che portava al tuo asilo, quella che abbiamo percorso insieme per tre anni. A volte capitava di essere in due e ti facevamo scegliere chi tra di noi avrebbe dovuto guidare e chi occupare il posto accanto al tuo, anche questo era un gioco ... 

Starai crescendo amore.

Qualche giorno fa ho rivisto tua madre, è incinta.

Spero che il tuo fratellino o la tua sorellina abbiano la fortuna, una volta venuti al mondo, di non conoscere mai il volto, la voce e l'odore di vostra madre.

Posso sembrare crudele e spietata ai più ma mi chiedo: cosa è più crudele? Augurarsi che un bambino abbia la possibilità di una vita serena oppure vivere con la mamma che si arrabbia e ti picchia perchè dormi, o che si  arrabbia e ti picchia perchè non dormi? Vivere con  la mamma che si arrabbia perchè tossisci o hai la febbre, che ti costringe ad andare al bagno senza accendere la luce e rimanendo quindi completamente al buio (e tu hai solo 3 anni)? Vivere con la mamma che ti obbliga a rimanere chiuso in camera tutto il giorno senza poter giocare con gli altri bambini, che ti lascia digiuno, solo perchè non ha voglia di prepararti la colazione o non ha la pazienza di stare al tuo fianco mentre pranzi o ceni, (meglio un ovetto al cioccolato, è più veloce e meno impegnativo, uno al giorno, il tuo unico pasto)?



Ecco, al tuo fratellino o alla tua sorellina io non auguro nulla di tutto ciò, perchè è vero la mamma ha avuto tante difficoltà e ha tanto bisogno di aiuto, ma è anche vero che quello che ti ha fatto passare non è giustificabile né perdonabile.

...  forse qualcosa è cambiato, oppure non sarà altro che un' altra storia che si ripete.


domenica 22 febbraio 2015

Credere alle cose sbagliate

Quando sei piccola credi ciecamente a quello che ti dicono: credi che i tuoi occhi siano grigi e non celesti (come sono in realtà), credi di non essere capace di disegnare e dipingere, semplicemente perchè nessuno ti ha mai detto  il contrario. Insomma pensi di non avere qualità degne di nota, perchè nessuno mai si è preso la briga di farti pensare il contrario, anzi sembravano sempre tutti pronti a farti notare errori e sbagli. Passano gli anni e la tua autostima invece di crescere con te diminuisce sempre di più. Così ti blocchi, sei sospesa, quasi come se fossi nel limbo. Hai talmente paura di sbagliare che nel dubbio non fai.

Poi un bel giorno devi farti passare il mal di testa e le tue mani giocando con i colori creano qualcosa


Allora pensi che poi una incapace totale non devi proprio esserlo!






[Continua...]

venerdì 16 gennaio 2015

... Un taglio di capelli

"Se ci si ferma un attimo e si legge tra le parole si possono comprendere un'infinità di cose."

I miei capelli da tempo avevano bisogno di un bel taglio, erano secchi e sfibrati, così l'arrivo di una nuova famiglia nella nostra casa speciale ha creato l'occasione giusta: una bellissima donna, capace e carismatica con un attestato da parrucchiera come biglietto di presentazione. Come sempre i fatti accadono per caso, sono frutto della spontaneità e dell'improvvisazione. Per me affidarmi a loro è una cosa naturale, perchè siamo di fronte ad un rapporto umano oltre che professionale, così negli anni ho avuto la fortuna di provare: la depilazione delle sopracciglia con il filo, il massaggio rilassante, i trucchi più improbabili, la cucina senegalese, marocchina, brasiliana, macedone, russa, colombiana, filippina... insomma non mi sono mai tirata indietro di fronte ad ogni loro proposta. Per cui, perchè non farmi tagliare i capelli? Così dopo i primi giorni passati a studiarci e conoscerci, ho affidato a questa donna forte e imponente la mia chioma stressata e bisognosa di cure.

Le sue mani sicure si sono messe all'opera e in men che non si dica eccomi rimessa a lucido: niente più doppie punte, nè capelli secchi e sfibrati, ma... 
...
....
.....

c'è sempre un ma: la reazione scherzosa del mio compagno che mi ha intimato di RIATTACCARMI i capelli ha impensierito più di una persona.

Con occhi preoccupati le mie signore hanno pensato che davvero lui si fosse irritato, hanno  temuto per me, chiedendomi diverse volte se era tutto a posto, se era arrabbiato, assicurandomi che i capelli sarebbero ricresciuti. Ho davvero faticato per far loro  capire che le sue prime reazioni erano scherzose, che non dovevano impensierirsi per me perchè ciò che volevo fare della mia testa era affar mio.

La loro preoccupazione per un po' di giorni mi ha fatto sorridere, fino a quando non mi sono fermata e ho letto bene tra le parole e gli sguardi: temevano VERAMENTE per la mia incolumità.

Ora ho tante domande che mi girano per la mente. Davvero un taglio di capelli può influire sull'incolumità di una persona? Davvero ci sono uomini che potrebbero arrabbiarsi e picchiare la loro compagna per una cosa così banale? Davvero ci sono donne che temono di essere punite per un semplice taglio di capelli? Sono domande aperte, a cui non posso dare risposta, o meglio non oso dare risposta, anche se basta guardare i loro occhi e ascoltare la loro voce tremante per capire: per loro esperienza SI

domenica 21 settembre 2014

Cercando cercando

Cercando cercando, si trovano tesori, l'ho sempre pensato.

Tra gli archivi ho trovato questo:

UN PO' DI NOSTALGIA 

"... Comunque ritornando "a bomba" al discorso foto, spulciando e cercando tra le varie cartelle del mio portatile ho trovato qualcosa di molto più raro, un tesoro prezioso: vecchi video, girati con la mia piccola macchina fotografica e mai più rivisti. Video di bambini, di mamme che ridono, video carichi di spensieratezza e serenità. Video fatti al lavoro, nei momenti di "pausa" ... quando ancora quel lavoro aveva importanza estrema per me. Quando il solo pensiero di poter lasciare quelle persone mi stringeva il cuore e lo stomaco.

Mi piacerebbe tornare a quei giorni e a quelle sensazioni perchè per quanto spiacevoli potessero essere mi ricordavano che avevo qualcosa di importante da fare, mamme speciali da aiutare. Ora ogni persona presente in quei video ha preso la sua strada, perchè a un certo punto il sentiero che percorrevamo insieme si è ramificato e continuare sullo stesso era impossibile. Ora ci sono comunque "mamme speciali", ma quella gioia, la spensieratezza, la serenità sono qualcosa di lontano: è tutto più pensante e difficile, meno colorato, meno spontaneo. Sono mesi che la mia macchina fotografica è sul comodino, mesi che non ritrae più i sorrisi dei bambini, delle loro mamme, delle "pause" che ci prendevamo.
Mi passerà? E' solo nostalgia del passato?"

A volte inconscio chiama inconscio, a volte i sentieri si ricongiungono inaspettatamente, e la persona a cui questi pensieri erano silenziosamente dedicati torna con irruenza a far parte della tua vita. 

Così ci troviamo di nuovo nella medesima situazione, io a un lato della stanza e tu abbastanza vicino a me, senza scrivania a dividerci. Una tazza di the, pennarelli colorati e in un attimo i ricordi riaffiorano, i video, la macchina fotografica impolverata sul comodino. Ne parlavamo giusto qualche giorno fa. 

Hai sempre lo stesso sorriso e la stessa sete d'amore. 

mercoledì 16 luglio 2014

Se penso al giallo mi vieni in mente Tu

"Amore mio, ti aspetterò su questa porta, al tuo ritorno sarò qui, a braccia aperte con la nostra piccolina, ti aspetteremo, anche se dovessero passare anni, noi saremo qui, ad attenderti ...."


Periodo di saldi e mai come quest'anno ho riempito il guardaroba di indumenti colorati, su tutti vince il giallo, colore che non mi ha mai entusiasmato fino ad ora.

Se penso al giallo mi vieni in mente tu, compagna della mia infanzia, mi vengono in mente  i nostri giochi sotto casa, i pomeriggi d'estate, il mare, se dovessi dare una definizione di giallo direi che è la mia infanzia spensierata, la più bella.


Ho ricordi vaghi di quel periodo, io e te che giochiamo con le bambole, il giallo che era il tuo colore preferito, il Messico, i gradini di marmo di una casa a schiera in periferia.

Il Messico, il marmo.

Allora eravamo due bambine e certi pensieri erano più grandi di noi, più grandi di certo delle tue spalle. Tutto è nebuloso, come in un sogno, frasi, pensieri, non c'è molta logica nei miei ricordi.





Mi dicevi:

"Mio padre lavora lontano,

mio padre è in Messico,

ho dei fratelli lì. "

Una piccola foto tessera ingiallita ritrae un uomo con folti capelli ricci e baffi importanti come andavano negli anni '70.

Cerco di dare ordine ai miei ricordi, al Messico, al marmo, c'è tua madre, sempre severa, sempre arrabbiata, che ti sgrida, che urla e ti picchia.

Ci sono parole sussurrate, verità non dette, ci sono segreti.

C'è un uomo, in giacca e cravatta, ha dei folti capelli ricci e dei baffi importanti, è sull'uscio di una porta, una donna sta in piedi di fronte a lui, sorride ma è il lacrime.

Si stanno salutando, la vita lo porta lontano, lo porta in Messico a cercare fortuna per sè e per la sua giovane sposa

"Tornerò amore mio, tornerò da te, aspettami"

"Ti aspetterò su questa porta, seduta su questi gradini di marmo, al tuo ritorno sarò qui, a braccia aperte, con la nostra piccolina, ti aspetteremo, anche se dovessero passare anni, noi saremo qui, ad attenderti ...."

Quell'uomo alto, vestito bene non rimise più piede lì, forse era davvero in Messico, forse era in Francia, forse in un altra città italiana, ovunque fosse, era un posto davvero lontano, dall'altra parte del mondo per la mente di una bambina come te amica mia.

Tua madre, sempre più arrabbiata, passò la nostra infanzia su quei gradini, giorno dopo giorno, ad aspettare un uomo che non sarebbe più tornato, che aveva trovato fortuna e famiglia altrove.

Noi continuavamo a correre su è giù per la strada, tu crescevi aspettando il suo ritorno.

Poi tua madre, si alzò da quei gradini e smise di aspettare.






sabato 5 ottobre 2013

Lettera a ...

Egregia persona a cui mi rivolgo,
questa lettera non giungerà mai a destinazione, ma la uso per esprimere il mio sgomento dinnanzi a una Sua triste espressione: "è un progetto fallito". 

Per chi lo chiede, non stiamo parlando di una rassegna concertistica ideata e mai realizzata, o di un piano urbanistico progettato dall'ingegno umano ma destinato a fallire. La suddetta espressione fa riferimento ad una persona. Una persona, uomo o donna che sia, adulto o bambino. Una persona non è un progetto fallito. 

Non può Lei, Egregia Persona a cui mi rivolgo, definirne un altra, "un progetto fallito". 

Sa come ci si sente quando chi hai di fronte ti dice di essere "un progetto fallito?" Se non lo sa, le do io una risposta: ci si sente di merda. Si sente di aver ricevuto un pugno alla bocca dello stomaco, manca il fiato, l'aria, non si sa come respirare e intanto la testa esplode in mille pensieri, perchè non sai come rispondere, non sai cosa rispondere, perchè tutte le più belle parole che hai nella mente, tutte le migliaia di nozioni imparate sui libri, tutti gli anni di esperienza non basterebbero a colmare il vuoto che costringe quella persona e ripeto PERSONA,  a dirti "sono un progetto fallito".  Un abbraccio ..., forse un abbraccio potrebbe attenuare un po' del freddo che c'è nella stanza, ma nessuno ora vuole quell'abbraccio e il pugno che mozza il respiro diventa sempre più doloroso.

Se invece sa come ci si sente ... beh, evito qualsiasi altro commento.

Per favore non usi più una simile espressione perché fa male, fa male a me, fa male alla persona, fa male a tutti. 

grazie e buona giornata.