venerdì 7 settembre 2012

Favole

Mio caro amico, litighiamo spesso io e te. Ti vorrei più grande e maturo, vorrei che mi parlassi di più e che la smettessi di guardarmi attonito ed impaurito.

Dopo il nostro ultimo scontro abbiamo disegnato insieme:

  • il sole che ride
  • le nuvole (volevi anche la pioggia, ma ti ho dissuaso)
  • l'arcobaleno
  • il prato 
  • i fiori
  • la terra morbida
  • le rondini (volevi i pulcini tu, ma la mia mano, poco pratica, ha optato per le rondini)
  • un tavolo con due bimbi che fanno merenda
  • una casa tra le vette (l'ho voluta io)
  • una strada

Abbiamo scritto la storia di quel disegno:

C'erano una volta Francesco e Carlo che facevano merenda con delle mele. Dopo la merenda hanno giocato a pallavolo, poi vedendo l'Arcobaleno ci sono saliti sopra e hanno finto che fosse uno scivolo.
Si sono divertiti molto molto molto.


Ieri sera mi hai chiesto di nuovo di disegnare: hai voluto un cielo carico di nubi grigie (questa volta non ho potuto rifiutarmi), quelle disegnate non bastavano e me le hai fatte aggiungere. Poi è scesa la pioggia, tantissima pioggia ...


"Vuoi anche i fulmini?"
"Si, disegna tanti lampi!"




Sotto la pioggia un papà triste che piangeva.

"Perchè piange?"


"Vuole la mamma!"


Ti sei corretto immediatamente:


"Cerca il suo bimbo!"


Mio piccolo amico, ora capisco cosa hai nel cuore quando mi guardi attonito e impaurito, a cosa pensi in quei momenti: c'è una tempesta che infuria, con fulmini, tuoni e tanta pioggia, un uomo, più probabilmente un bambino, che piange perchè è solo.

Vorrei scriverti ora la fine della storia che l'altra sera mi hai chiesto di disegnare, darne un altra versione, magari quella che fa capolino nei tuoi sogni.

C'era una volta un bambino,  un futuro papà, che era triste e piangeva sotto la pioggia.

Pensava di avere perso la sua mamma e se ne stava lì immobile con il suo ombrello. 

A un certo punto dall'angolo della strada si avvicina una donna, anche lei ha l'ombrello e cammina verso il bambino sorridente. Lui la guarda e asciugandosi le lacrime dice "sei tornata!".

Buonanotte, piccolino.








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